Un anno di pandemia non ha fatto diminuire l’amore per il cinema e la voglia di andare quanto prima al cinema. È il messaggio di speranza che arriva dal sondaggio lanciato da Hearst Italia. Aperto a tutti, aveva per obiettivo la raccolta di un ampio e significativo numero di risposte attraverso fanpage e siti di Hearst Italia, sulle più note piattaforme social nonché sui siti e social media AGIS, ANEC e FICE. Gli utenti hanno risposto con entusiasmo: 5.560 le interviste totali, 80% donne e 20% uomini, analizzate dall’Istituto Lexis. Il 74% si dichiara disposto a ritornare in sala non appena possibile, solo il 9% dichiara di non averne bisogno. E se domani i cinema riaprissero in sicurezza, l’81% tornerebbe a frequentarli come prima. La paura? Il 19% degli intervistati ancora non se la sente di rimettere piede al cinema per timore del contagio; a spaventare tuttavia non è il luogo, ritenuto sicuro se vengono rispettate tutte le norme: il 65% degli incerti teme comportamenti scorretti dagli altri. 

Ciò che più manca al campione del sondaggio (60%) è proprio l’imponenza dello schermo con l’esperienza immersiva; la voglia di fuga e magia (42%), il senso dell’evento (41%), soprattutto i più giovani amano condividere l’esperienza con altri (30%).  Anche per questo, un significativo 52% degli intervistati vorrebbe tornare ad una programmazione che vede prima i film in sala e poi, solo dopo, sulle piattaforme streaming. Sempre in termini di programmazione ideale, il 31% degli intervistati chiede solo film esclusivi per la sala, mentre il 17% li vorrebbe allo stesso tempo al cinema e su piattaforma. 

Una parte del sondaggio è dedicata alla fruizione cinematografica in tempi di lockdown, ovvero quanto hanno inciso nella nostra vita le piattaforme streaming, a cui si dichiara abbonato l’81% degli intervistati (la percentuale raggiunge il 100% con gli utenti di TikTok). La scelta dello streaming è dettata soprattutto dalla comodità di vedere i film quando si ha tempo (56%), solo il 35% lo fa perché consente di non muoversi da casa. Piacciono inoltre la varietà di scelta e la possibilità della lingua originale (il 28% degli spettatori).